44ma Edizione – Telamone 2021. Etica, responsabilità e impegno: il denominatore comune dei premiati

Si è svolta nella suggestiva cornice della Sala Zeus del Museo Regionale di Agrigento la Cerimonia di consegna del Premio Telamone, quest’anno giunto alla sua 44ma Edizione. Uno dei riconoscimenti più longevi nell’agenda culturale della Sicilia che ha coinvolto personalità di grande spessore umano e professionale, testimoni di una Sicilia talentuosa che opera per un futuro migliore.

Tra i premiati della serata, la nota scrittrice Stefania Auci, autrice della saga sui Florio, con “I Leoni di Sicilia”  e “L’Inverno dei leoni”, la quale -nel condividere con il pubblico l’emozione della statuetta del Telamone- ha rivelato che il segreto del successo della sua apprezzata produzione si “lega al piacere puro di narrare e di divertirsi attraverso il racconto”, coltivando una passione che le permette di esercitare il grande dono della scrittura.

Una serata all’insegna della celebrazione dell’etica individuale, con personalità di straordinaria umanità come il Comandante di peschereccio Carlo Giarratano, che ha salvato con la propria imbarcazione e il suo equipaggio 50 vite umane in condizioni disperate nel Canale di Sicilia: “un’esperienza che ha segnato la mia vita per sempre e che rifarei altre mille volte. Non mi sento un eroe, è stato l’istinto naturale di salvare chi rischiava di morire davanti ai miei occhi e chiedeva solo aiuto”. E ancora Antonio Balsamo, Presidente del Tribunale di Palermo, simbolo di legalità e di indiscussa preparazione, che ha emozionato la platea ricordando la volta che ha indossato la toga nel 1992, dopo l’assassinio di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e degli uomini della scorta, rivolgendo la sua speranza verso i giovani come migliori alleati per contrastare la criminalità organizzata.

Per continuare, poi, con Salvo Toscano, giornalista del TGR Sicilia, che ha richiamato il valore dell’etica nel servizio dell’informazione attraverso “una narrazione necessariamente di qualità, che noi giornalisti siamo chiamati a difendere”, soprattutto in momento storico in cui la disinformazione sui social crea imprudenti mistificazioni della verità.

La manifestazione, inoltre, ha celebrato l’impegno nella valorizzazione storico-paesaggistica e culturale premiando il Presidente dell’Unione nazionale Pro Loco d’Italia, Antonino La Spina che ha voluto dedicare  la statuetta del Telamone “a tutto il mondo del volontariato, autentico punto di riferimento delle nostre comunità per la tutela dei luoghi e della bellezza”; e lo scultore Lorenzo Reina, fondatore del magnifico Teatro Andromeda nei Monti Sicani, che ha condiviso con il pubblico la cosiddetta regola dell’attrazione secondo cui“ bisogna volere fortemente qualcosa, e lavorare con impegno, affinché questa si realizzi. E il Teatro Andromeda è il frutto di un’attrazione fortissima e di un impegno continuativo”.

Durante la manifestazione è stato premiato, per la profonda passione imprenditoriale nella tutela della tradizione cioccolatiera, Pierpaolo Ruta titolare dell’Antica Dolceria Bonajuto di Modica, che si è definito uno “strumento di continuità della più antica fabbrica di cioccolato di Sicilia”, oggi brand noto a livello internazionale e trainante per l’intera città di Modica.

Tra i premiati anche uomini di scienza con l’urologo di fama internazionale Fabio Castiglione, giunto da Londra per ritirare la statuetta, che ha dichiarato: “la prevenzione quale  migliore arma per combattere la malattia e vincere la battaglia contro i tumori”, invitando la platea a non trascurare la prevenzione durante la pandemia di Covid19.

Quest’anno, poi, il “Premio Telamone per la Solidarietà” è stato assegnato al Rabbino Capo Riccardo Shemuel Di Segni, per la saggezza dimostrata nel suo ruolo istituzionale e l’attenzione rivolta al dialogo interreligioso. Il Rav. Di Segni ha ricordato come “certi spettri del passato sono presenti ed è necessario vigilare sempre” affinché siano scongiurate le derive morali e umane cui abbiamo assistito nel passato.

Nel corso della serata il riconoscimento è stato conferito a Tommaso Amodeo, originario di Sambuca di Sicilia, Presidente della Commissione Urbanistica di Roma Capitale, che ha condiviso con la platea il disegno politico di ripensare Roma nei suoi spazi e nella sua gestione, contrastando le differenze fra centro e periferia per combattere emarginazione, carenza di servizi  e isolamento.

In ultimo, il Premio Telamone è stato assegnato in via eccezionale e decisamente ‘ad honorem’ allo scrittore e sceneggiatore romano Antonio Manzini, noto al grande pubblico per i romanzi che hanno come protagonista il Vicequestore Rocco Schiavone, per il riferimento inaspettato al Premio Telamone nell’ultimo libro ‘Vecchie Conoscenze’, dove la statuetta gioca un ruolo impensato e decisivo nell’evoluzione della storia.

Concludendo, un’edizione significativa e di successo che ha rilanciato il valore della conoscenza e della sensibilità verso le eccellenze siciliane, impegnate attraverso l’etica del lavoro e il coraggio delle proprie idee ad innescare un cambiamento qualitativo e culturale del territorio e della società.