43^Edizione, il Telamone 2019 premia il talento, il coraggio e la determinazione

E’ stata una serata all’insegna delle emozioni e della luminosa testimonianza di personalità siciliane impegnate con successo nel mondo dell’impresa, della scienza, del diritto, della cultura e dell’arte, che ci hanno permesso di conoscere realtà estremamente positive della Sicilia, in opposizione a un’immagine di sfiducia e immobilismo.

Donne e uomini di valore che hanno scelto la difficile strada dell’impegno, il coraggio del fare, sapendo cogliere intuizioni e opportunità, e inseguendo ognuno nel proprio campo professionale importanti obiettivi le cui ricadute sono state di grande rilievo per la collettività.

Responsabilità e Valorizzazione del territorio

Queste sono state le parole chiave che hanno accomunato le eccellenze dell’imprenditoria siciliana premiata in occasione della 43^ Edizione del Premio Telamone.

‘Il rispetto delle tradizioni e l’esaltazione genuina delle materie prime locali sono la chiave della visione imprenditoriale dell’azienda Fiasconaro” ha sostenuto il maestro pasticcere pluripremiato Nicola, ambasciatore del celebre panettone siciliano esportato in tutto il mondo. “L’eccellenza si costruisce con la qualità delle materie e con una produzione autenticamente artigianale che esalta i sapori, i profumi e le alchimie della nostra terra”.

Su questa prospettiva è concorde anche Gabriella Anca Rallo, fondatrice assieme al marito Giacomo della stimatissima azienda vitivinicola Donnafugata, donna di grande eleganza e visione imprenditoriale, che ha innovato lo stile e la percezione del vino siciliano nel mondo. “E’ un importante privilegio poter raccontare la nostra terra attraverso la qualità dei vigneti e il potenziale straordinario segnatamente mediterraneo. L’amore verso questa terra, la qualità delle viti e l’impegno costante ci hanno permesso di produrre, nel rispetto dell’ambiente, una gamma di vini eclettici e apprezzati in tutto il mondo, rappresentativi di una Sicilia innovativa e di successo.”

“C’è molto sacrificio e intenso lavoro, soprattutto in un settore molto competitivo come quello delle nocciole biologiche. Bisogna puntare sull’eccellenza e sulla qualità” -sostengono Carla e Grazia Conti dell’Azienda ‘Conti Nobile Natura- “valorizzando la biodiversità e il patrimonio genetico presente sui nostri Nebrodi, in opposizione a una massimizzazione delle colture e dei prodotti. La vera innovazione per affrontare la competizione è rispettare la tradizione e le caratteristiche del nostro territorio”.

Caparbietà e fiducia

Le difficoltà e i momenti critici sono fasi comuni nel percorso evolutivo dei professionisti che sono stati premiati in questa edizione. Gli insigniti hanno scelto la strada della ‘positiva ostinazione’ per superare le difficoltà in una dimensione positiva e operosa.
“Nello sport” -ha ribadito Federico Mancarella, campione paralimpico di canoa- “ho trovato la libertà e la possibilità di dare il meglio di me stesso. L’agonismo sportivo mi ha permesso di esprimere le mie capacità, la caparbietà che mi appartiene, riuscendo ad affrontare le sfide della mia realtà”.

Lo stile della semplicità è la via che ha percorso con determinazione il maestro acquerellista Antonio Occhipinti, ammirato particolarmente nel mondo dell’arte, che con evidente emozione ha ricevuto il Premio Telamone tra le mani sollevandolo in aria come una lode alla propria carriera, dove l’amore per la bellezza ha guidato interamente la sua sensibilità umana e artistica.

Passione, impegno e consapevolezza di scelta

Sacrificio, fermezza e rispetto per la collettività sono valori particolarmente condivisi dai premiati dell’Edizione 2019, che hanno intrapreso percorsi difficili, attribuendo priorità agli obiettivi e allo loro ricadute sociali.

Antonino Cremona, avvocato civilista e Presidente dell’Ordine forense di Agrigento, ritiene che “ l’abilità di saper scegliere con rigore e giustizia è alla base della buona crescita di un Paese” ed è fondamentale favorire coscienze critiche che sappiano difendere i diritti fondamentali dell’uomo e scendere in campo contro le iniquità.

Per Nicolò Morales, ceramista calatino di design, particolarmente apprezzato nel panorama nazionale e internazionale “la passione è l’impulso naturale che mi ha avvicinato all’arte, un richiamo naturale verso la bellezza e verso i colori. Nonostante sia daltonico è stata una sfida naturale verso la creazione e la scoperta, esaltando una tradizione antica del tutto siciliana ed esportandola a godimento di tutto il mondo”.

Francesco Lo Sardo, brillante chirurgo oncologo e punto di riferimento in Sicilia nella cura del cancro alla seno, lega il dibattito oncologico alla necessità di mettere al centro le persone, sostenendo attraverso la scienza e la ricerca interventi di cura e meccanismi terapeutici risolutivi. E allo stesso tempo, rimarca la necessità di supportare la fragilità d’animo di chi vive la malattia con un approccio di ascolto e di disponibilità profonda.

Questi esempi rilanciano il connubio imprescindibile tra consapevolezza di scelta e visione d’umanità, dove le diversità delle scelte professionali possono convergere all’insegna di un progresso umano e sociale.

La cultura come strumento di progresso e libertà

Non c’è sviluppo, né legittimo riconoscimento pubblico senza la promozione di una cultura profonda e critica. Partendo soprattutto dai, giovani che chiedono un maggiore coinvolgimento in percorsi di formazione, approfondimento e esperienze culturali valide a consolidare valori positivi e a stimolare talento.

Nadia Terranova, scrittrice particolarmente amata dal pubblico e finalista al Premio Strega 2019, da sempre vicina al mondo dei ragazzi, considera imprescindibile “ascoltare le nuove generazioni”, mettersi al servizio delle nuove coscienze orientando l’apprendimento verso un sapere critico e costruttivo. Nadia ha altresì voluto rivolgere ai giovani un consiglio genuino, ovvero di ‘perseverare nella lettura e, nella strada di lettore, capire gli autori più vicini alla propria sensibilità” per rafforzare un orizzonte di valori e sentimenti in linea con la propria umanità.

“La dimensione culturale” secondo Tommaso Romano fondatore di Edizioni Thule e autore di una vasta produzione filosofica, letteraria e antropologica “è fondamentale per stimolare la crescita umana e sociale, per offrire un indirizzo attraverso la riflessione. Una battaglia dura che bisogna affrontare con umiltà di spirito, sapendo che ogni granello è fondamentale per la propria crescita, imparando a fare tanta selezione culturale e editoriale”.

Significativo esempio di integrità e determinazione per le nuove generazioni è il percorso formativo e professionale della premiata Graziella Luparello, magistrato coraggioso e scrittrice di opere che hanno ottenuto stimati riconoscimenti a livello nazionale, in ultimo il romanzo scritto insieme al Prof. Carmelo Luparello dal titolo “Quattro per zero, uguale quattro”.

In ultimo, a conclusione della cerimonia, la voce e l’esperienza di Antonio Sellerio, oggi assieme alla sorella Olivia a capo di una delle più belle realtà italiane editoriali indipendenti, la Sellerio Editori fondata da Elvira Giorgianni e Enzo Sellerio, a sostegno di un progresso culturale attraverso autori di grande impatto riflessivo e critico.
“Il piccolo libro blu” che è il layout distintivo dei volumi a marchio Sellerio afferma Antonio “che ha disegnato mio padre 50 anni fa, oggi continua ad essere una scelta determinante che si differenzia per i contenuti e le sue storie. Il dilemma tra tradizione e innovazione è una scelta a cui ci rivolgiamo ogni giorno nel nostro lavoro. Ogni libro che decidiamo di pubblicare nasce dall’esigenza di cercare nuovi lettori e non scontentare i lettori che già abbiamo. Il modo di superare questa antinomia è la ricerca della qualità. Questo è l’obiettivo unico che ci permette di affrontare due tendenze che possono essere in contrasto.”
Antonio Sellerio, che ha ritirato il Premio con la gioiosa presenza della piccola figlia Elvira, non ha nascosto l’emozione di ricevere il Premio Telamone “ in un’importante annualità in cui ricorrono i 50 anni della fondazione della casa editrice e il trentesimo anniversario della scomparsa di Leonardo Sciascia, che ha contribuito in modo significativo alla nascita e allo sviluppo della Sellerio”.

Un’edizione importante che si è svolta omaggiando Leonardo Sciascia, insignito del Premio Telamone nel 1978, in occasione del 30° anniversario della sua scomparsa; ricordando nei 50 anni dalla fondazione della prestigiosa casa editrice Elvira e Enzo Sellerio, insigniti del telamone nel 1982; celebrando nell’anno della sua triste scomparsa Andrea Camilleri, premiato nel 1979 quando ancora non aveva raggiunto l’attuale notorietà.

Una serata dai toni raffinati e con personalità siciliane di spicco del mondo culturale e sociale del Paese, che sono riuscite ad intraprendere strade virtuose e di successo senza voltare lo sguardo alla propria terra, bensì legando il proprio valore ad un territorio ricco di storia, umanità e patrimonio culturale.